OH MAMMA HAI PERSO I CAPELLI!!!

Il telogen effluvium post-partum

La gravidanza è una esperienza meravigliosa ed incredibilmente meravigliosi, folti, voluminosi lucidi e sempre puliti sono i capelli di tutte le donne che aspettano un bambino. Questa bellezza è legata agli ormoni estrogeni, il cui aumento, nel corso della gravidanza, blocca la caduta dei capelli, ne stimola la crescita e regola la produzione del sebo, responsabile dell’untuosità.  Con il parto è fisiologico che i livelli di estrogeni si abbassino e che i capelli in fase di crescita prolungata (anagen) ricomincino il loro ciclo vitale. La caduta dei capelli, che i dermatologi chiamano “telogen effluvium” e che  può essere anche copiosa (più di 300 capelli al giorno), solitamente comincia dal secondo mese dopo il parto ma in alcuni casi è posticipata al termine dell’allattamento. La perdita dei capelli è solitamente diffusa a tutto il cuoio capelluto e sebbene sia motivo di ansia e preoccupazione nelle pazienti, difficilmente, se non in casi particolarmente gravi o associati ad altre patologie concomitanti, si manifesta con aree di diradamento clinicamente visibili.  I capelli persi presentano spesso in corrispondenza della parte del bulbo una piccola guaina epiteliale biancastra, visibile anche ad occhio nudo, che indica che il capello è caduto interamente, senza spezzarsi, al termine del suo ciclo vitale. Verificare con i propri occhi che il capello è sano e che semplicemente “ha concluso la sua vita” di solito tranquillizza molto le pazienti. 

Il dermatologo, non deve tuttavia limitarsi solo a rassicurare le neo mamme, ma  deve escludere che la gravidanza possa aver scatenato alcune situazioni patologiche, talora associate al telogen effluvium, suggerendo un controllo degli esami del sangue. Gli esami prescritti comprendono l’emocromo, il dosaggio del ferro (l’anemia è una condizione molto frequente nel post partum), dello zinco, della funzionalità tiroidea e la ricerca degli anticorpi anti-nucleo (ANA).

Le “mamme dermatologhe” non sono ovviamente risparmiate dal telogen effluvium post partum  ma, nel mio caso specifico, essere consapevole ed emotivamente preparata a perdere i capelli mi ha consentito di vivere l’evento senza ansia! Quando mi capita di visitare pazienti in gravidanza cerco sempre di accennare al problema in modo che l’evento del telogen effluvium post partum non le colga di sorpresa e consiglio di proseguire l’assunzione delle vitamine e degli integratori consigliati dal ginecologo durante l’attesa anche dopo, nel puerperio e nell’allattamento. Oltre al suggerimento di andare dal parrucchiere e cambiare acconciatura (non perché tagliare i capelli li rafforzi ma semplicemente perché alcuni tagli fanno apparire i capelli più folti) esistono anche altri accorgimenti  abbastanza banali  riassunti  dall’American Academy of Dermatolgy (www.aad.org) che possono aiutare a minimizzare il problema del telogen effluvim dopo il parto :

-Usare uno shampoo volumizzante che contenga proteine che rivestono i capelli facendoli apparire più folti

-Evitare gli shampoo che contengono anche balsamo (2 in 1) perché appesantiscono ed ungono i capelli

-Usare un balsamo per i capelli fini perché formulato per non appesantire i capelli

Non esiste tuttavia un singolo ingrediente cosmetico che renda migliore uno shampoo o un balsamo, la scelta risulta molto soggettiva. Il consiglio è sempre di scegliere prodotti senza profumazioni e senza tensioattivi troppo schiumogeni che consentano  una detersione delicata ed ipoallergenica della cute

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